Intervento dell’architetto Francesca Toppazzini
alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021
presso la scuola dell’infanzia “G. Lozer”martedì 29 giugno 2021
Buongiorno a tutti.
Siamo grati di essere qui oggi a presentare questo primo lotto dei lavori di adeguamento sismico del corpo storico del complesso scolastico scuola dell’infanzia Lozer.
La descrizione dettagliata di quanto eseguito la troverete nel libro che don Giosuè ha curato, Dal rosso al rosso. Mi soffermo quindi solo su alcuni punti che ci tengo a sottolineare e portare alla vostra attenzione:
– All’inizio dell’anno scolastico 2016/2017 ho ricevuto la telefonata di don Giosuè che mi esprimeva la preoccupazione di alcuni genitori sullo stato di salute dell’edificio scolastico che avrebbe ospitato i propri figli. Era appena accaduto l’evento tragico del terremoto di Amatrice e la preoccupazione era viva e tanta.
– Abbiamo quindi fissato un incontro assieme alla collega ing. Isabella Toffolo per fare un sopralluogo e, dopo aver visionato i luoghi, ci siamo seduti sotto l’ombra del leccio a discutere. Abbiano spiegato e prospettato al don che l’unica via per sapere come mettere in sicurezza il manufatto era fare una indagine sismica e cioè eseguire dei sondaggi mirati sull’edificio per poi redigere un modello che avrebbe messo in luce tutte le criticità (anche quelle che in quel momento non erano visibili ad occhio nudo) per poi avere l’elenco oggettivo degli interventi da fare e di conseguenza i costi da affrontare.
– Ogni spesa per una comunità parrocchiale non è facile da colmare, come ben si sa, ma qui si trattava di sicurezza, e soprattutto della messa in sicurezza di un edificio che ospitava e ospita una scuola dell’infanzia. Bisognava per forza trovare dei fondi.
– A inizio 2017 abbiamo partecipato a un bando regionale per accedere a un finanziamento per coprire le spese relative all’indagine di vulnerabilità sismica dell’edificio ed è stato ottenuto il primo contributo che ha coperto totalmente la spesa di questa importante e cruciale fase che avrebbe segnato gli obiettivi e il punto di partenza dei lavori.
– L’indagine ha messo in luce tutte le criticità del manufatto e sono state quindi indicate e descritte le opere necessarie per adeguare tutto il complesso, sia la parte storica, che mostrava evidenti segni di dissesto, che la parte più recente. – I lavori prospettati erano molti e le spese erano ingenti per la parrocchia, quindi non nascondo che un po’ di preoccupazione c’era.
– Nel 2018 si è aperta la possibilità di partecipare ad un bando regionale che dava la possibilità di accedere a un contributo a fondo perduto per l’adeguamento sismico degli edifici scolastici anche paritari. A fronte di un quadro economico complessivo di tutti i lavori pari a circa 1 milione di euro, ci è stato concesso un contributo di 350.000€, finanziati al 100%.
– Questa cifra ci ha permesso di affrontare una quota parte dei lavori previsti, quelli più urgenti, dando priorità all’edificio storico.
– Essendo l’edificio vincolato, la prima fase progettuale è iniziata con un rapporto interlocutorio con la soprintendenza alla quale abbiamo mostrato com’era l’edificio negli anni 20, epoca di costruzione, attraverso una foto storica in bianco e nero che trovate appesa nell’atrio. La foto mostra l’edificio arricchito da fasce marcapiano e lascia intendere la presenza di un intonaco dalle tinte forti. Provando a rimuovere le tinteggiature postume, se ricordate, l’edificio prima dei lavori presentava una tinta uniforme giallo molto tenue e sbiadito, si è visto che il colore originale della parte storica dell’edificio era il rosso. Visto che l’intervento di consolidamento delle murature prevedeva la rimozione dell’intonaco interno ed esterno per apporre la rete e betoncino, è stato proposto alla soprintendenza di ritinteggiare l’edificio su cui si andava a intervenire, riproponendo le tinte originarie, il rosso per le pareti esterne e il bianco per le fasce marcapiano. La proposta, come potete dedurre, è stata accolta in modo favorevole in quanto si è cercato di sfruttare l’intervento strutturale per restituire il carattere originario all’ala storica dell’edificio scolastico.
– I lavori eseguiti di miglioramento sismico hanno riguardato le fondazioni, le murature e il rifacimento di tutto il solaio del piano primo in modo da non dover interrompere nuovamente l’utilizzo dei locati al piano terra.
– Le imprese coinvolte, che ringraziamo per la loro professionalità e collaborazione, sono 1. la ditta Edil Campana, con il suo titolare Alessandro Campana che ha seguito scrupolosamente tutti i lavori edili 2. la ditta termoidraulica Pordenonese, con il suo titolare Ing. Aberto Bortolin, che ha seguito la parte di impianti termici 3. Diego Turchet, che, oltre a realizzare l’impianto elettrico, è stato una figura presente e indispensabile su più fronti.
– Siamo contenti che, a fronte di una minima spesa in eccedenza, dovuta a una miglioria necessaria (il rifacimento completo del solaio del piano primo rispetto alla sola parte centrale prevista inizialmente), i lavori sono stati eseguiti nel rispetto dei costi e dei tempi. Ricordiamo che nel pieno del cantiere è scoppiata la pandemia che ci ha costretti a una sospensione del cantiere per circa due mesi.
– Ci scusiamo quindi per i disagi che i bambini, le insegnanti e le famiglie hanno subito nella fase di cantiere, ma questi disagi speriamo siano stati ampiamente ricambiati a fronte di una scuola sicuramente più sicura e anche meglio organizzata a livello di distribuzione interna. Sicuramente più colorata, sia fuori che dentro!
– Ora auspichiamo nell’uscita di nuovi bandi per finanziare e far fronte ai lavori mancanti: il prossimo step sarebbe il rifacimento della copertura assieme alle opere necessarie per rendere agibile il piano primo che per necessità è stato lasciato allo stato grezzo.
– Ed ora passiamo ai ringraziamenti: In primis don Giosuè che con il suo ottimismo e il suo ottimo rapporto con la provvidenza riesce sempre a portare a termine delle opere fondamentali e di una certa entità per la sua comunità. Maria e Donatella che hanno saputo adattarsi e rivoluzionare gli spazi rimasti a disposizione per la didattica durante tutta la fase dei lavori senza perdere un giorno di insegnamento. I bambini che guardavano il cantiere con entusiasmo e non come un ostacolo! Diego Turchet che sappiamo che per lui l’asilo è quasi una seconda casa! Alessandro Campana, l’impresario, che è sempre stato presente (anche con il piede rotto!), persona molto attenta, scrupolosa e generosa. Alberto Bortolin che con professionalità ha seguito i lavori di rifacimento dell’impianto termico. E infine un grazie ai colleghi e compagni di viaggio: Ing. Isabella Toffolo, con cui ho condiviso tutto l’iter progettuale e le scelte, a volte anche difficili, assieme all’ing. Andrea Marchioli e lo studio con cui collaboro nella figure dell’arch. Donata Manzon e Luca De franceschi. Buona visione e speriamo di proseguire al più presto con le opere mancanti per restituire alla comunità nuovi spazi e spazi sicuri.
Pordenone 29/06/2021
Arch. Francesca Toppazzini